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Burundi 22 Dicembre 2017

Burundi 22 Dicembre 2017

Cara Margherita, come stai? Prima di tutto Buon Natale e buon Anno Nuovo. Qualche giorno fa ho parlato con mia madre che mi ha detto che alla fine sei andata all’Università a Bologna. Glielo ha detto tua madre. Hai studiato qualcosa che c’entra con il cinema, vero? Quindi niente più economia e commercio? Hai fatto bene ad insistere in casa. Uno deve fare le cose che vuole. Anch’io ho fatto quello che volevo, ora te lo dico. Sono un pazzo ho conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia. Sono curioso di sapere quale corso di studio hai scelto ti vedrei in una scuola di Arte Drammatica, conoscendo le tue ambizioni di fare l’attrice. Qualunque strada avrai preso, deve essere una propria scelta, deve piacere e non essere un imposizione. Con il mio pensiero altruistico privo di aspirazioni ho dato un dolore a mio padre, dopo il dottorato già vedeva la targhetta sulla porta della sua clinica “Dott.Medico Chirurgo Pietro S.” Ma non è stato così appena laureato sono partito per sentirmi padrone del mio operato. Tu lo sai che sono un idealista convinto, e le mie idee sbagliate o giuste le ho sempre portate avanti e realizzate perché le sentivo mie. Ora ti sto scrivendo dal Burundi in Africa da un villaggio di poche anime, sto facendo esperienza qui c’è molto da fare e tutto con pochi mezzi a disposizione. Mio padre amareggiato mi scrive che se volevo curare i neri gratis non c’era bisogno di andare così lontano, sono di più qua ormai. Io sono sempre quello che vola in alto, anche con te, ho creduto di fare la cosa giusta, quella di allontanarmi. Giovanissimi non vedevo un futuro e ti ho lasciato andare per non spezzarti le ali, avevi tanti sogni, eri bellissima e piena di aspettative. Quello che mi auguro è che tu abbia lasciato un posticino nel tuo cuore per me. Non ti ho dimenticata, i tramonti africani sono stupendi e mettono tanta nostalgia, ho bisogno delle tue risate, delle tue attenzioni, del tuo senso pratico e soprattutto di far felice qualcuno. Sto tornando in Italia, mio padre non sta bene è ora di mettere i piedi per terra e iniziare a prendere la vita seriamente. Ti ho scritto per farti sapere che sono ancora vivo, e che desidero abbracciare la piccola Margherita ormai cresciuta.Mia madre mi ha detto anche che sei sempre bellissima ma io lo sapevo. Quando eravamo piccoli ero sicuro che saresti diventata Miss Italia. Ti bacio. Pietro.

P. S Preparati, perché quando passo da Bologna ti prendo e ti porto via, non spaventarti solo per un caffè e scoprire se mi ami ancora!

Mirella Narducci

Published inracconti

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