Roma antico splendore
ospita tanti poveri.
Nel mondo burocratico
non c’è posto per la miseria.
I turisti dai comodi alberghi
sono pronti a visitare la città.
Gli antichi ruderi danno rifugio
a derelitti che strisciano
di notte verso petrosi
letti secolari.
Prendono posto nei cunicoli
del Circo Massimo
alla stazione Termini
tra i loro stracci
emergono come pesci
che non si fidano dell’aria.
Come un museo chiuso
Roma deserta somiglia
a un purgatorio di anime
ai margini d’una società
che li ignora.
Poveri vecchi… solitari
per gusto o abitudine
si sparpagliano per la città.
Sembrano vivere in un limbo
fra questo mondo e l’altro.
Il Colosseo con le sue occhiaie
vuote accoglie di notte
questi infelici.
Dai fori d’un cranio
scarnificato correnti
d’aria fredda serpeggiano
tra le rovine grevi
dell’odore dei secoli.
Nei loro nidi di cenci
sotto coperte a brandelli
uomini cercano nei mille volti
della povertà: Ascolto e Dignità.
Mirella Narducci
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