Vivere di ricordi
è viaggiare oltre
la porta dei venti.
Un ciclone ci trascina
nell’archeologia
della mente dove
cumuli di polvere
hanno sommerso i ricordi.
Un sogno che ritorna
al ritmo di danze antiche…
rivedo il canneto piumato
fasci di cardi secchi
rossi e azzurri
che regalavo a mia madre.
Il ricordo vede lontano
percorre meandri
tranquilli e assolati.
Una rupe rossa dove
le donne vestono di nero.
Dilagano memorie
miraggi…di una bimba
intenta ad altri giochi
che non ha ricordi
da dimenticare.
Mirella Narducci
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