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LA VITA UN GIOCO CHE CONTINUA

Settimo piano
una casa
di periferia…
muri logori
e stanchi
come quelli
d’un vecchio
che ha smesso
di giocare.
Il gioco  libera
lo spirito
mantiene vivi
rinfresca la mente.
Bimbo lui ricordava
una paletta e un po’
di sabbia e subito
era architetto
dei suoi sogni.
Solo nell’ anonimo
palazzo…guarda
con nostalgia
dalla finestra
quel campo di bocce
ormai dimenticato.
Continua a giocare
è il tuo cuore giovane
che te lo chiede.

Mirella   Narducci

Published inpoesie

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