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LA FINE DELL’ ESTATE

Il tema di questa scrittura mi ricorda una canzone “Una rotonda sul mare” gli amici se ne vanno così come i profumi dell’estate e i loro amori. Una vacanza finita col sapore di mare sulla pelle mi porta alla stagione dei miei 16 anni…giovanissima e dico poco bellissima piena di speranze e di tanta gioia di vivere. Quando iniziavano le vacanze e si andava al mare era uno degli avvenimenti più desiderati, si ritrovavano gli amici, si era liberi di divertirsi sulla spiaggia e le sere si ballava nei locali con passeggiate notturne sul lungomare, dove nascevano innocenti flirt. L’età era quella giusta per costruire castelli in aria e di sabbia così poco solidi da sbriciolarsi subito alla prima onda leggera.Ricordo che tra i miei corteggiatori ce n’era uno timido sempre in disparte con i libri sotto il braccio, era più grande di me studiava medicina, le mie amiche nel vederlo si scioglievano estasiate ma non avevano successo. Non potevo non notare che i suoi sguardi mi seguivano ovunque, un giorno dopo aver preso tanto sole mi immersi in mare e raggiunsi gli scogli, non mi  accorsi che mi era  vicino, era l’ora di pranzo sulla spiaggia c’erano pochi bagnanti…gli sorridevo e dispettosa gli spruzzavo acqua sul viso, un gesto spontaneo con nessuna malizia, lui mi ricambiò con uno splendido sorriso che non dimenticherò più. All’ istante ci fu confidenza, un ragazzo intelligente, arguto molto rispettoso il principe azzurro che aspettavo. Quella sera i miei compagni andavano alla Lucciola a ballare io mi presentai col mio lui elegantissimo, abbronzatissimo le mie amiche erano livide d’invidia. Ballammo tutta la sera, quanti baci, quante promesse, fu un estate meravigliosa, la gioventù ti fa credere che duri tutto in eterno, che i sogni si avverino e che gli amori del mare non finiscano mai. La realtà è dietro la porta della felicità, arrivò presto il giorno che il mio piccolo grande amore si dileguò senza un addio una carezza, seppi più tardi che le sue vacanze erano finite, doveva partire e preferì farlo senza gli strazianti abbracci alla stazione, una scelta che allora mi sembrò ingiusta e offensiva ma poi compresi che fu la cosa migliore. Il suo ricordo è vivo e torna con le note di “Una rotonda sul mare”. Il primo amore non si scorda mai e neanche quella irripetibile estate, rimane altalenante sul bordo di un limbo in attesa di ritrovarsi sempre nel mio ricordo.

Mirella Narducci

Published inracconti

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