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2021

Sapete non sono una chiaroveggente, di buono dal futuro non mi aspetto niente, sono solo amareggiata da questa terribile ansia, non tanto per la morte che prima o dopo tocca a tutti ma dall’essere isolata magari vicino a quella porta socchiusa che vuole che io entri senza un saluto una carezza dei miei cari…questo mi terrorizza. Che volete che vi racconti dopo aver trascorso l’anno a sentire bollettini di guerra, le mie considerazioni potrebbero divagare in un UFFAAA sono stufa. Ho preso tutte le precauzioni possibili, ho fatto due vaccini, metto la mascherina sempre, anche quando gli occhiali si appannano con il rischio di finire sotto una macchina, per fortuna ne circolano poche. Non esco, la mia città fa tristezza, strade deserte, negozi chiusi è un paesaggio surreale inquietante. Oltre al rifugio della casa, dopo una fila noiosa c’è il SuperMercato e li  la mente divaga fra i colori delle confezioni e le offerte, in più non si gela… fuori c’è una temperatura da neve. E’ iniziato l’anno nuovo il vecchio se n’è andato sperando si sia portato via il virus, raggiunta con il vaccino l’immunità di gregge dovremo farcela. Voglio essere ottimista in primis rispettando la natura e le diversità che ci circondano, nella pluralità dei volti delle anime c’è sempre qualcosa di prezioso. Riconoscendo la dignità di ognuno conquisteremo la nostra vita, superando i mali che l’affliggono. Buon 2021

 

Mirella Narducci

Published inracconti

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