Ti ho chiamato
mi hai raggiunto
in questa stanza buia.
Nell’oscurità, dove invisibili
i miei tratti non saranno
lettura per i tuoi occhi
e la mia anima sepolta
da una melodia manterrà
i segreti nelle note che
ti sfioreranno il cuore.
Ti darò la mano, come corda
di violino vibrerà e ti regalerà
ogni palpito… vulnerabile
rosa senza spine.
Carezza lieve nel buio
si farà guardare
solo con gli occhi dell’amore
e le trame sottili della storia
avvolgeranno il tempo
che in questa stanza sembra
non scandire, più l’ore.
Mirella Narducci
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